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Rinascimento

Viaggiatori ed esplorazioni

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Giulio Busi,
Uno. Il battito invisibile

Giulio Busi, Uno. Il battito invisibile, Bologna, Il Mulino, 2022, 156 p.

L’Uno è stupore, incompletezza, mistero. A tratti, in una grande sventura o in una gioia profonda, per caso o dopo avere cercato a lungo, ci rendiamo conto d’essere parte di un tutto che ci sovrasta, ci avvolge e, allo stesso tempo, si sottrae alla nostra comprensione. Lo sentiamo, il tutto, senza
poterlo distinguere con esattezza. Sebbene non ci sia consentito misurarlo con la ragione, ci pare quasi di toccarlo, tanto è vicino, intimo.
Vecchie storie bibliche, sogni di mistici, saggezza indiana, inquietudini dei filosofi greci, poesia del Novecento. Sono i bracci di un fiume immenso e segreto, che questo libro risale passo dopo passo. In cerca dell’Uno, del suo fulgore, del suo battito lieve, profondo, invisibile.

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Indovinare il mondo
Le cento porte del destino

Giulio Busi, Indovinare il mondo: Le cento porte del destino,
Il Mulino, Bologna, 2021

Un viaggio nel mondo della divinazione e della premonizione. Dai testi sumeri all'epica indiana, alla Bibbia ebraica fino alla letteratura del XX secolo e alla vita quotidiana di oggi. Metodi, esperienze, ipotesi sull'intreccio delle dimensioni spazio-temporali.

Ebraismo

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Giulio Busi,
Gesù, il re ribelle. Una storia ebraica

Gesù, il re ribelle. Una storia ebraica, Milano, Mondadori, 2023 ("Le Scie"), 146 p.), ISBN 978-8804777410

Chi è, veramente, Gesù? Sappiamo cosa è diventato dopo la sua morte, in duemila anni di fede cristiana. Ma come lo considerano i contemporanei? Cosa pensano quando lo ascoltano parlare e mentre lo vedono agire? Poco prima della fine, egli pronuncia su di sé parole enigmatiche: «Io so da dove vengo, e dove vado. Voi, invece, non sapete da dove vengo e dove vado» (Gv 8,14). Può questo messaggio di un «re» ebreo illuminare anche l’origine e la meta della nostra vita? Attraverso un fitto e appassionato dialogo con i Vangeli, Giulio Busi traccia il profilo di un Gesù ribelle, assai diverso dall’immagine del buon pastore, mite e mansueto, trasmessa da gran parte della tradizione cristiana. È il Gesù della polemica e dell’invettiva. E, insieme, il Gesù visionario che sovverte e trascende ogni limite di spazio e di tempo, in continuo movimento tra il «qui» della sofferenza e della sopraffazione e il «là» della pace e della vita spirituale. A delinearsi con chiarezza in queste pagine è, in particolare, una «storia ebraica» del maestro di Nazaret. Per lui, infatti, gli ebrei non sono mai «loro» ma «noi». E se la sua ribellione s’indirizza anche contro l’élite religiosa giudaica, è pur sempre la ribellione di un ebreo, orgoglioso della propria appartenenza, che sa interpretare la Torah in modo straordinariamente raffinato, eppure libero, nuovo, creativo. Alla fine, Gesù è un re proscritto, su cui pende un ordine di arresto. Un rabbi itinerante braccato e costretto a nascondersi. Quando sale a Gerusalemme per l’ultima Pasqua, sa che verrà tradito, catturato, percosso, ucciso. I suoi si sbandano, rinnegano. Solo un gruppo di donne non lo lascia nell’ora più oscura. E soltanto una donna cerca il proprio maestro e per prima lo trova, all’alba, in un giardino, al di là della morte. Il giudaismo ha rifiutato il regno senza potere impersonato da Gesù. Il cristianesimo ha trasformato la missione errante dei primi discepoli ebrei, senza famiglia e senza averi, senza bagaglio e senza armi, in una realtà solida, ben costruita, capace di durare per millenni. Ma la ribellione di Gesù ancora continua. 

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Giulio Busi,
Heavenly Palaces in Judaism 

Heavenly Palaces: A Historical Travel Guide, Castiglione delle Stiviere, FPBP, 2020, 216 p. Printed and distributed worldwide by Amazon.

A new introduction to heavenly journeys in Jewish mysticism from late antiquity to early middle ages. The book investigates with particular attention the points of contact between the Hekhalot literature and other cultural traditions, including the texts of the Sabians of Harran and Daoist cosmology.

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Giulio Busi,
Città di luce: La mistica ebraica dei palazzi celesti 

Città di luce: La mistica ebraica dei palazzi celesti, Torino, Einaudi, CLXXI, 235 pagine, 12 tavole a colori

La prima traduzione italiana della letteratura degli Hekhalot, i palazzi celesti. Con un'ampia introduzione sui viaggi oltremondanii nella mistica ebraica dalla tarda antichità all'alto medioevo. Per la prima volta vengono esaminati i paralleli con il simbolismo dei sette palazzi celesti nella tradizione dei Sabei di Harran.

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Cibo e identità culturale e religione

Busi G., Greco S., Lambrugo C., Curatola G., Albanese M. (eds.) (2016), Cibo e identità culturale e religione tra antico e contemporaneo. Ebraismo, tradizione classica, Islam e India. Milano: Comune di Milano-Civico Museo Archeologico. ISBN: 978-88-97568-10-0

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Giulio Busi,
Gershom Scholem e la filologia del disinganno

Gershom Scholem e la filologia del disinganno, prefazione a G. Scholem, Da Berlino a Gerusalemme: Ricordi giovanili, traduzione di Saverio Campanini, a cura di Giulio Busi, Torino, Einaudi, 2018 (I ed. 2004)

Una presentazione dell'autobiografia di Scholem "Da Berlino a Gerusalemme", incentrata sul retroterra tedesco del grande studioso della qabbalah.

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Giulio Busi, Qabbalah visiva

Qabbalah visiva, Torino, Einaudi, 2005, 503 pages, 8 plates, 141 drawings.

Il primo studio completo, a livello internazionale, sulla tradizione visiva della qabbalah. Con l'analisi approfondita di 141 disegni originali, provenienti da manoscritti ebraici medievali e della prima età moderna.

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The Book of Bahir

The Book of Bahir : Flavius Mithridates' Latin translation, the Hebrew text, and an English version, edited by Saverio Campanini ; with a foreword by Giulio Busi

La "Biblioteca cabalistica di Giovanni Pico della Mirandola" è un progetto congiunto dell'Institut fuer Judaistik della Freie Universitaet Berlin (Germania) e dell'Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento (Firenze, Italia). Il Bahir è stato usato, per secoli, come una concisa enciclopedia mistica della tradizione cabalistica. Nonostante la presenza di alcuni elementi più antichi, sembra che uno o più cabalisti abbiano redatto il Bahir, come lo conosciamo, tra la fine del XII e l'inizio del XIII secolo.Pico cita esplicitamente il Bahir nelle sue Conclusiones, pubblicate nel 1486. Il libro rappresenta una fonte cruciale per comprendere il pensiero del conte della Mirandola. Il volume, curato da Saverio Campanini con una prefazione di Giulio Busi, propone l'edizione critica della traduzione latina del Bahir, realizzata da Flavio Mitridate per Giovanni Pico, insieme a una moderna traduzione inglese e a una nuova edizione critica del testo ebraico.

Rinascimento

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Alberti e i cantieri dell’Umanesimo, a cura di Giulio Busi, LXVIII, 1646 p., Mondadori, Milano (I Meridiani)

Leon Battista Alberti è uno dei grandi protagonisti dell’Umanesimo italiano. Il nuovo “Meridiano”, pubblicato da Mondadori e curato da Giulio Busi, presenta un’ampia scelta delle opere dell’Alberti, nelle redazioni volgari dell’autore e, per i testi composti in latino, in traduzione italiana. Dopo un’introduzione su Alberti e i cantieri dell’Umanesimo, firmata da Busi, il lettore ha a disposizione il testo completo di due ampie opere comico-umoristiche, le Intercenali e il Momo. La trattatistica morale è rappresentata dai Libri della famiglia, dai tre libri della Tranquillità dell’animo e dal breve scritto sulla Villa. Per la trattatistica d’arte, sono inclusi Della pittura, Della statua e L’architettura, massimo capolavoro albertiano. Completano il volume le Rime e l’Autobiografia.

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Giulio Busi, Silvana Greco, Amarsi. Seduzione e desiderio nel Rinascimento, Bologna, Il Mulino, 2022

Nelle piazze e nei palazzi del Quattro e del Cinquecento va in scena il gioco della seduzione. Come si esprime, come si accende e cosa mai può spegnere un amore rinascimentale? Dalle ninfe avvenenti di Botticelli alle Veneri discinte di Tiziano, da Marte seduttore ai gentiluomini in impeccabili abiti di velluto nero, questo libro mette davanti ai nostri occhi un’epoca sfarzosa impregnata di lusinghe amorose. Scrittori, poeti, incartamenti processuali, cronache cittadine sono le porte d’accesso da cui si dipartono i sentieri del desiderio; muovendoci tra dipinti, statue, corti, studioli di eruditi, alcove, lettere d’amore, facendoci largo con spade, fiori, sospiri e borse d’oro, riusciamo a catturare tutto quel che resta dell’amore delle donne e degli uomini del Rinascimento, là dove si intesse la trama della società, si vive, si festeggia, fra trasporti carnali e richiami alla virtù. Andremo alla scoperta dei legami leciti e delle passioni clandestine, dell’amore che punta al potere e del potere che seduce e trasforma. Nelle relazioni fra donne e uomini, in quelle omoerotiche, tra ceti sociali diversi, le strategie del corteggiamento si affinano e si moltiplicano.

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Giulio Busi
Giulio II. Il papa del Rinascimento, Milano, Mondadori, 2021, 240 pp., ill.

Due grandi figli della Liguria si contendono il Rinascimento. Per Cristoforo Colombo, il mare è l'occasione di riscatto e di successo. Per Giuliano Della Rovere c'è Santa Madre Chiesa.

Giovanissimo, Giuliano viene proiettato sulla scena dallo zio, asceso al soglio pontificio come Sisto IV. La nomina a cardinale gli arriva quando non è ancora trentenne, nel 1471. Non si fermerà più. Passo dopo passo, scontro dopo scontro, cresce in potere, fama, forza diplomatica. S'impone grazie a un talento innato per l'intrigo, ma anche a un'incrollabile fede nella missione della Chiesa. Tiene testa ad Alessandro VI Borgia, il suo grande, temibile rivale. Partecipa a quattro conclavi, e da quello del 1503 esce papa come Giulio II.

I dieci anni del suo pontificato sono i più splendidi e controversi di tutta l'età rinascimentale. Attira a sé i supremi artisti del tempo e li coinvolge in programmi ambiziosissimi, stabilendo con loro un rapporto spesso conflittuale, eppure sempre fecondo. Con Bramante progetta l'immenso cortile del Belvedere e avvia la costruzione della nuova basilica di San Pietro. Ingaggia un riottoso Michelangelo, lo costringe all'opera immane della volta della Sistina e gli commissiona il proprio gigantesco monumento funebre. Affida a Raffaello la decorazione delle Stanze vaticane. Perché sa che l'arte genera prestigio e, insieme al ferro e al fuoco della guerra, potrà rendere di nuovo grande la Chiesa.

Di questo pontefice, terribile e lungimirante, Giulio Busi descrive con acume anche la dimensione quotidiana e affettiva. Dietro al papa guerriero e collerico scopriamo così il religioso di solida cultura, l'amante della compagnia femminile, il padre premuroso della bella e saggia Felice, l'uomo afflitto dalla solitudine. È l'altra faccia del mito, il teatro delle ombre che accompagna le luci di un'Italia nella sua massima fioritura. Tutt'attorno ruota il mondo delle corti italiane e delle grandi potenze europee, fitto di trame e tradimenti, in cui gli alleati di oggi si trasformano, in un battibaleno, in nemici mortali.

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Giulio Busi,
Cristoforo Colombo
Il marinaio dei segreti

Cristoforo Colombo: Il marinaio dei segreti, Milano, Mondadori, 2020, 250 p., illustrazioni

Una nuova biografia di un persaggio storico grande e grandemente controverso. Attraverso un ricchissimo spoglio delle fonti, la parabola umana di Cristoforo Colombo viene rivista e ripercorsa, sine ira et studio..

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The Renaissance speaks Hebrew 

Busi G., Greco S. (eds.) (2019), The Renaissance speaks Hebrew, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo. ISBN: 9788836643547

The Renaissance Speaks Hebrew, curated by Giulio Busi and Silvana Greco, recounts an extraordinary intellectual history. The Renaissance is an age of artistic turmoil and the elegant life of the courts. The Italian peninsula is full of ideas and new creative impulses. The Jews, who have lived in Italy since Roman times, actively participated in this atmosphere. For the first time ever, the MEIS exhibition in Ferrara brings together some of the masterpieces of art in which the Hebrew language occupies a central place and Judaism is a source of inspiration and a symbol of wisdom. But the Renaissance is made of light and shadow. Alongside the encounters and mutual influences, the exhibition itinerary and the essays collected in this catalogue explore conflicts, controversies, and discrimination. There is no Italian Renaissance without Judaism. And we could not imagine Italian Jewry without the Renaissance.

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Il Rinascimento parla ebraico

Busi G., Greco S. (eds.) (2019), Il Rinascimento parla ebraico, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo. ISBN: 9788836642694

Il Rinascimento parla ebraico, a cura di Giulio Busi e Silvana Greco, racconta una straordinaria stagione intellettuale. È il periodo dei fermenti artistici della vita elegante delle corti. La Penisola italiana pullula di idee, di nuovi slanci creativi e gli ebrei, che in Italia vivono dall'età romana, partecipano attivamente a questa atmosfera. Per la prima volta a livello internazionale la mostra del MEIS (Museo nazionale dell'ebraismo italiano e della Shoah) di Ferrara raccoglie alcuni dei capolavori dell' arte in cui la lingua ebraica occupa un posto centrale e l'ebraismo e spunto d'ispirazione e icona di sapienza. Ma non sono solo luci. Accanto agli incontri e agli influssi reciproci, il percorso espositivo e i saggi raccolti nel catalogo esplorano gli scontri, le polemiche, le discriminazioni. Non c'è Rinascimento italiano senza ebraismo. E non riusciremmo a immaginare l' ebraismo italiano senza il Rinascimento.

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Giulio Busi,
Michelangelo: Mito e solitudine del Rinascimento

Michelangelo: Mito e solitudine del Rinascimento, Mondadori, Milano, 2017, 422 p.

Una nuova biografia di Michelangelo Buonarroti, basata su un'analisi approfondita e di prima mano di un grandissimo numero di fonti documentarie. Il misticismo di Michelangelo, la sua devozione a Girolamo Savonarola, le fonti iconografiche dei suoi capolavori, la sua poesia, il suo impegno politico: tutte le molteplici sfaccettature di questa straordinaria personalità ricevono una nuova interpretazione.

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Giulio Busi,
Lorenzo de' Medici: Una vita da Magnifico

Lorenzo de' Medici: Una vita da Magnifico, Milano, Mondadori, 2016, 365 pages, 16 pl.

Lorenzo de' Medici, detto il Magnifico (1449-92), è una delle figure più rappresentative della storia italiana. Nessun intellettuale, infatti, ha mai avuto tanto potere nelle proprie mani e nessun uomo di governo è mai stato altrettanto consapevole della propria cultura. Bravo politico e mediocre banchiere, eccellente poeta e modesto stratega, Lorenzo dimostrò più volte coraggio fisico e destrezza, ma ebbe anche un raffinato gusto per l'arte, e fu signore di Firenze senza mai mostrarlo apertamente. Ricco, elegante, colto, galante e ambiguo, capace di impulsi generosi e, se necessario, di una buona dose di crudeltà, impersona i pregi e i difetti di un'epoca irripetibile, nonché il culmine dell'epopea dei Medici, la famiglia che più di ogni altra ha promosso lo splendore del Rinascimento.

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Giulio Busi - Raphael Ebgi, Pico della Mirandola: Mito, magia, qabbalah


Giulio Busi - Raphael Ebgi, Pico della Mirandola. Mito, magia, qabbalah, Torino, Einaudi, 2014, CV, 450 p., 16 color plates

Giovanni Pico della Mirandola (1463-1494) è uno dei più importanti pensatori del Rinascimento italiano. Per la prima volta in assoluto, questo libro ricostruisce la filosofia e la teologia di Pico, concentrandosi sull'intreccio tra mito, magia e cabala - i tre gradini più alti dell'ascesa alla saggezza secondo il Conte di Mirandola. Da "Bacio" a "Vino", passando per "Bacco", "Muse" e "Venere", il volume è organizzato come un dizionario, per lemmi, e ogni voce corrisponde a una selezione di testi di Pico sull'argomento. Una sezione a parte è dedicata al "Pico visivo", ovvero al rapporto tra le opere del Conte di Mirandola e alcuni capolavori dell'arte quattrocentesca.

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Giulio Busi,
L'enigma dell'ebraico nel Rinascimento

L'enigma dell'ebraico nel Rinascimento, Torino, Aragno, 2007, 274 p.

Uno studio sull'influsso della lingua ebraica sulla cultura rinascimentale, dalla Venezia del primo Quattrocento alla Bologna di metà Cinquecento. Con una particolare attenzione per la storia dell'arte, con molti nuovi approfondimenti sui temi ebraici nelle opere di Tura, Mantegna e Carpaccio.

Viaggiatori ed esplorazioni

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Giulio Busi,
Marco Polo: Viaggio ai confini del Medioevo

Marco Polo: Viaggio ai confini del Medioevo, Milano, Mondadori, 358 p., 8 color pl.

Una nuova biografia di Marco Polo, basata sull'esame di tutte le fonti esistenti.

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Binyamin da Tudela,
Itinerario

Binyamin da Tudela, Itinerario (Sefer massa'ot), a cura di Giulio Busi, Firenze, Giuntina, 2018, 129 pages, plates. 

Leggere il racconto dei viaggi di Binyamin nel sesto decennio del XII secolo è un modo affascinante per scoprire il mondo della diaspora medievale, dalla penisola iberica alle terre del Medio Oriente, con alcuni accenni leggendari anche all'Estremo Oriente. Questa traduzione, la prima in italiano, è apparsa originariamente nel 1987, ed è ora ristampata, con una nuova introduzione. Il testo è accompagnato da ampie note sui toponimi e sui dati storici forniti da Binyamin.

Arte

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L’oro della Mirandola. Cancellature per Giovanni Pico

Busi G., Greco S. (eds.) (2014), L’oro della Mirandola. Cancellature per Giovanni Pico. Castiglione delle Stiviere: Fondazione Palazzo Bondoni Pastorio. ISBN 978-88-95-95-490-73-1

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